Pensieri ossessivi, come si eliminano?
Cosa sono i pensieri ossessivi? Come si eliminano?
La clinica sui pensieri ossessivi.
I pensieri ossessivi fanno parte della categoria dei Disturbi d’ansia. “Ossessivo” deriva dal latino “obsidere”, ovvero “assediare”. Caratteristica infatti dei pensieri di tipo ossessivo è il fatto che questi “assediano” la mente e la quotidianità di chi ne soffre.
Chi soffre di questo problema spesso si descrive “assediato”
I pensieri possono essere di molti tipi, possono far parte della categoria “salute“: quindi la persona può chiedersi sempre se ha qualche malattia. Oppure possono far parte della categoria “pulizia e dell’ordine“: “mi sarò lavato bene le mani?”, “Non mi sono lavato abbastanza”, “Sono sporco”, “Devo pulire”, “Questa stanza non è mai pulita abbastanza”. Si può trattare anche di pensieri ossessivi legati ad altre tematiche come la vita di coppia: “E se mi piace un’altra/un altro?” “E se non mi ama?” “E se non valgo?”
Questi pensieri, che la persona non vuole arrivare, arrivano inaspettatamente, portando disagio nella quotidianità. Le persone con il problema dei pensieri ossessivi lamentano infatti di non svolgere più le solite attività con la stessa serenità.
Come intervengo nella terapia dei pensieri ossessivi?
I pazienti solitamente arrivano in terapia avendo già provato varie strategie, come ad esempio: cercare di contrastare questi pensieri (sforzandosi di non pensare, …). Dato che queste strategie sono solite non funzionare, il modello terapico più utile per combattere questa sintomatologia si basa inizialmente su tecniche di tipo Strategico-Paradossali proprie della “Terapia Breve Strategica” che permettono di controllare e avere il potere sull’intrusione dei pensieri ossessivi (nella rivista “Brief Strategic Therapy” Nardone G., Watzlawick P., Rowman & Littlefield Publishers Inc, MD, USA, 2004 si evidenza come questa cura sia già di per sé efficace nell’89% dei casi)
Insieme alla tecnica paradossale sono solito lavorare anche con l’ipnosi per capire con il paziente il motivo per cui questi pensieri sono arrivati e per rafforzare il paziente ad avere più fiducia in se stesso nel contrastare questi pensieri.