Autostima – Ipnosi – Coppia: gli Incontri del dott. De Tomi

Autostima – Ipnosi – Coppia

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Gli Incontri con il dott. De Tomi

I tre Incontri Esperienziali del dott. Matteo De Tomi

Il gruppo dell’Autostima. È ormai il secondo anno che propongo questo tipo di Incontro. Si tratta di un Incontro di gruppo teorico ed esperienziale.

  • Teorico…perché: vi spiegherò cos’è l’autostima, come si crea e come si può sviluppare in se stessi e con gli altri.
  • Esperienziale…perché: tramite alcuni esercizi carta-penna ciascuno di voi potrà scoprire le proprie convinzioni negative, ovvero quelle idee automatiche che arrivano senza che ve ne accorgiate e che non vi permettono di realizzare ciò che volete. Poi, ciascuno di voi potrà creare nuove idee positive da vivere in stato ipnotico e con gli altri partecipanti al gruppo.

Ipnosi e autostima: gli Incontri Esperienziali

In questo incontro vi spigherò cos’è l’ipnosi dal punto di vista scientifico e alla fine sperimenteremo un’ipnosi di gruppo volta al rilassamento e all’aumento dell’autostima

Ti amo ma ti vorrei diverso: gli Incontri Esperienziale

Questo è un Incontro dedicato alle coppie e ai single. In questa conferenza vedremo:

  • come si forma una coppia, come mai una persona sceglie proprio quella persona e non un’altra
  • le strategie per vivere al meglio la vita di coppia
  • come essere autonomi anche stando in coppia
  • come superare ed evitare certi tipi di crisi

L’autostima: il nostro sistema immunitario della mente

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      Lo scaffale pt2 L'autostima, il sistema immunitario della mente

autostima Durante l’intervista con Radio RCS spiego cosa vuol dire avere una buona autostima:

Tutti hanno autostima, ciò che ci differenzia è la qualità dell’autostima, a mio parere l’autostima è come il sistema immunitario della mente.

Quali sono i tre punti basilari dell’autostima?

1) Avere un’immagine di se positiva

2) Sentire di potersi fidare di se stessi

3) Volersi bene

Come è possibile ottenere i tre punti basilari dell’autostima?

Ci sono 6 pratiche utili da seguire seguire:

1) Consapevolezza.  Ovvero essere consapevoli di ciò che si sta facendo nella vita e di come gli altri si comportano con noi. “Cosa sento in questo momento con questa persona?”, “Con questa persona mi sto comportando bene?”, “So dove voglio arrivare”

autostima_verona_12) Accettazione. “Sarò amico di me stesso“. Ovvero, accetterò ciò che provo, non mi combatterò. Se provo qualcosa vuol dire che c’è qualcosa che devo sentire. L’accettazione è importante anche nelle relazioni sentimentali: “Lui/lei mi ha lasciato, va bene … ho combattuto, ce l’ho messa tutta ma è finita, non mi vuole più. Rispetto me stessa/o e lui/lei lasciando che possa andare”. Possedere una sana autostima vuol dire quindi non cercare continuamente negli altri il valore di sé.

3) Responsabilità. “Mi prendo la responsabilità delle mie azioni“. Ovvero, sono consapevole che di molte cose sono anche io parte attiva, anche io ho avuto un ruolo e ho un ruolo tutt’ora.

Responsabilità vuol dire anche “capacità di rispondere” agli eventi. Ecco perché parlo di “sistema immunitario della psiche“. Avere fiducia in se stessi e volersi bene ci apre le porte per saper rispondere in modo utile agli eventi che ci provocano dolore.

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4) Affermazione. “Io esisto“. Accettazione significa potersi permettere di esprimere se stessi. “Posso esprimere la mia idea”. Se, nel rispetto degli altri, facciamo e diciamo ciò che riteniamo giusto per noi e secondo i nostri valori l’autostima ne uscirà ancora più rafforzata.

5) Darsi un obiettivo. Sapere cosa si vuole raggiungere nel breve e/o nel lungo termine e sapere come fare è un passo importante per mettere alla prova la propria autostima. Allo stesso tempo, conquistato un obiettivo, anche piccolo, il senso di sicurezza di sé ne viene rafforzato.

6) Integrità personale. Si tratta di una pratica per l’autostima e allo stesso tempo del risultato finale. Integrità personale vuol dire far sì che i propri comportamenti, corrispondano ai valori che sentiamo importanti per noi. Cito sempre l’esempio di una persona che non ha mai considerato etico e corretto andare a caccia, proprio perché distante dai propri valori , e che un giorno per provare e accontentare un gruppo di amici partecipa ad una battuta di caccia … dopo aver ucciso un animale inizia sentirsi male: non si riconosce più, iniziano quindi crisi di ansia e di tristezza. Il sé ideale, i propri valori si sono scontrati con un comportamento che non gli appartiene.

Esiste un aiuto pratico per migliorare la sicurezza di sé?autostima_verona_4

Sia in ambito clinico che nell’ambito dei corsi sulla sicurezza di sé mi avvalgo di precise tecniche volte a ricostituire, ritrovare o restaurare una parte di sé che possa aiutare la persona a stare meglio (per approfondire guarda questo video). La mia idea fondamentale, e che riscontro nella quotidianità dell’esperienza clinica, è che tutti noi abbiamo delle risorse, il problema è che a volte non le mettiamo dove servirebbero! Ecco allora l’utilità di riprendere in mano quella nostra parte di noi “forte”, che “ci vuole bene” e chiederle di darci una mano nei momenti difficili.

Ritrovata, ricostituita questa parte “Amica” si andrà ad aiutare la persona a sperimentarsi con queste nuove risorse nelle situazioni di ansia o di paura. Con la pratica, la persona scoprirà di sentirsi più sicura di sé e di saper reagire diversamente alle situazione di stress o di tristezza.

Se vuoi leggere il mio racconto citato nell’intervista clicca qui sotto

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Autostima: come sta il tuo bambino interiore?

Cos’è l’autostima?
Autostima

Autostima

L’autostima è un processo soggettivo che ci porta a valutarci ed apprezzarci attraverso l’autoapprovazione di se stessi. Quando abbiamo una buona autostima riusciamo a farci rispettare, ad esporre tranquillamente la nostra idea, e riusciamo quindi a comunicare e a relazionarci in modo migliore.

Come si crea l’autostima?

Si tratta di un processo continuo che dura dalla nascita fino alla vecchiaia. Perché una persona impari ad apprezzarsi da sé, che si senta sicura di sé, è importante che fin da bambino ci siano state relazioni di “attaccamento sicuro” con i genitori (quindi che ci sia una continuità della presenza genitoriale) e una valorizzazione di quando il bambino inizia a sperimentare il mondo. Allo stesso tempo è importante che il bambino senta il sostegno dell’adulto nei momenti di difficoltà e che quest’ultimo valorizzi le capacità del bambino.

Con il tempo il bambino interiorizzerà il senso di autoefficacia, si sentirà sicuro e capace di agire nel mondo.

L’autostima dipende solo da noi stessi?

No. Una persona che ha una buona autostima non vuol dire che non ricerca negli altri una conferma. La differenza con chi ha una bassa autostima è che quest’ultimo ricerca continuamente rassicurazioni dagli altri, oppure gli basta che qualcuno lo giudichi negativamente per sentirsi molto abbattuto e possa quindi sperimentare sentimenti di depressione e di ansia.

L’autostima dura per sempre?

Si tratta di uno stato che costruiamo continuamente. Ci possono essere episodi di vita che possono danneggiarla: separazioni, momenti di stress, ansia . In queste situazioni il nostro volerci bene potrebbe subire delle ferite, un’accusa di qualcuno potrebbe ferirci, una separazione potrebbe farci sentire soli, indifesi e anche arrabbiati.

Cosa fare quando l’autostima cala in situazioni di stress, ansia, … ?

Nei casi in cui l’autostima cali in occasione di certe situazioni particolari, o che sia sempre bassa è utile andare a “trovare il nostro passato”, o meglio il nostro bambino interiore. Vari modelli psicoterapici utilizzano questa tecnica con successo (Young, Schema Therapy) per lavorare sui primi rapporti che possono aver contributi a rendere la persona insicura e fragile in certe situazioni (separazioni, giudizio, momenti di ansia, ansia da prestazione).

Come dico sempre in terapia e nelle conferenze: sono le esperienze che cambiano, più delle parole.
In trance ipnotica i cambiamenti sono vissuti in modo intenso e realistico. Si possono ritrovare episodi dell’infanzia, in cui il bambino/a si sente insicuro e la persona ora può dare una mano a se stesso da piccolo!
I cambiamenti fatti vivere al sé bambino, si connettono al presente: è il nostro corpo stesso che ne risente! Se la nostra parte istintiva – primitiva sta bene, stiamo bene anche noi ora nel presente!