Cause e terapia del gioco d’azzardo patologico

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      ludopatia

Quali sono le cause del gioco d’azzardo patologico?

Si tratta di un disturbo derivante da fattori di tipo: biologico, psicologico, sociale e contestuale.

  1. Fattore Biologico: gli studi hanno rilevato un problema a livello della corteccia prefrontale ventro-mediale con conseguente disturbo del controllo degli impulsi e dei processi decisionali. Inoltre vi è un deficit di codifica per i recettori dopaminergici con conseguente problema di dipendenza.
  2. Fattore Psicologico: gli studi hanno evidenziato come le persone sofferenti di ludopatia attuino a livello del pensiero dei delle “distorsioni cognitive”, quali il Pensiero magico e l’Illusione di controllo
  3. Fattore sociale e contestuale: povertà sociale, isolamento sociale, concomitanza di eventi stressanti (perdita del lavoro, lutto, traumi,abusi)

Come intervengo nella terapia del gioco d’azzardo patologico?

Ecco i due passaggi basilari per la terapia della ludopatia (gioco d’azzardo patologico)

  1. Colloquio anamnestico di approfondimento sul problema e sulle relazioni della persona sofferente di ludopatia.  A seconda della cronicità del problema e della motivazione del cliente il terapeuta deciderà se prendere in carico il paziente.
  2. Lavoro sui pensieri disfunzionali legati al disturbo e individuazione (o creazione) di nuove abitudini positive che possano sostituire il comportamento patologico. E’ inoltre  basilare aiutare il cliente a trovare delle nuove modalità per reagire agli affetti dolorosi o di vuoto spesso presenti in queste persone. Attraverso l’ipnosi è possibile far sperimentare alla persona nuove modalità di  gestione degli affetti dolorosi e quindi motivare maggiormente la persona al cambiamento.

 


Terapia per il gioco d’azzardo patologico (ludopatia)

Terapia per il gioco d’azzardo patologico

Il gioco d’azzardo patologico (ludopatia) è un disturbo inquadrato nella categoria “dipendenza comportamentale” (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali).

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Gioco d’azzardo patologico

Quali sono i sintomi tipici di un giocatore d’azzardo patologico?

Il giocatore è diagnosticato affetto dal gioco d’azzardo patologico (ludopatia) (DSM-IV, 1994) se presenta almeno cinque dei sintomi che seguono:

  • Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo
  • Mente alla propria famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo
  • Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
  • Gioca d’azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
  • È irrequieto e irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
  • Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo, ma senza successo;
  • Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
  • È assorbito dal gioco, per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare modi per procurarsi denaro per giocare;
  • Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
  • Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco, “operazione di salvataggio”.

Quali sono le cause della ludopatia?

Si tratta di un disturbo derivante da molti fattori, di tipo biologico, psicologico, sociale e contestuale.

  1. Fattore Biologico: gli studi hanno rilevato un problema a livello della corteccia prefrontale ventro-mediale con conseguente disturbo del controllo degli impulsi e dei processi decisionali. Inoltre vi è un deficit di codifica per i recettori dopaminergici con conseguente problema di dipendenza.
  2. Fattore Psicologico: gli studi hanno evidenziato come le persone sofferenti di ludopatia attuino a livello del pensiero dei delle “distorsioni cognitive”, quali il Pensiero magico e l’Illusione di controllo
Le distorsioni cognitive del giocatore d'azzardo

Le distorsioni cognitive del giocatore d’azzardo

A livello psicologico non c’è da tralasciare l’aspetto anche emozionale. Molte persone con problemi di  gioco d’azzardo patologico anche di problematiche di ansia e di depressione già prima del disturbo di ludopatia.

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Tratti di personalità di chi soffre di gioco d’azzardo patologico

Un altro fattore importante è il contesto:

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Come intervengo nella terapia per il gioco d’azzardo patologico?

Io e i colleghi di Modelli di Cambiamento trattiamo il problema basandoci su strategie di tipo cognitivo comportamentale e su metodologie di tipo ipnotiche. Contemporaneamente si richiede al cliente una partecipazione attiva per la risoluzione di questo disturbo.

  1. Colloquio anamnestico di indagine sul problema e sulle relazioni della persona sofferente di ludopatia.  A seconda della cronicità del problema e della motivazione del cliente il terapeuta deciderà se prendere in carico il paziente.
  2. Lavoro sui pensieri disfunzionali legati al disturbo e individuazione (o creazione) di nuove abitudini positive che possano sostituire il comportamento patologico. E’ inoltre  basilare aiutare il cliente a trovare delle nuove modalità per reagire agli affetti dolorosi o di vuoto spesso presenti in queste persone. Attraverso l’ipnosi è possibile far sperimentare alla persona nuove modalità di  gestione degli affetti dolorosi e quindi motivare maggiormente la persona al cambiamento.

 

Dott. Matteo De Tomi

Psicologo Psicoterapeuta

Cell: 3401299026

Verona Legnago Rovigo


I nuovi malesseri: narcisismo patologico, ludopatia, borderline

Narcisismo, Ludopatia, Borderline: cosa li accomuna?

Mentre fino alla prima metà del primo 900 i problemi sembravano essere legati soprattutto della sfera nevrotica, quindi derivanti da conflitti interiori dovuti a imposizioni e rigidità sociali che “trattenevano” la persona, ora si stanno diffondendo problemi connessi maggiormente alla mancanza di limite. Problematiche come il narcisismo, la ludopatia, la personalità borderline sono connesse a questa tematica.

La mancanza di confini è comun denominatore di problematiche sempre più attuali quali il narcisismo patologico, il disturbo borderline e la ludopatia.

    • La personalità con significativi tratti narcisisti tende a invadere gli altri con il proprio volere e manipola gli altri per trarne beneficio. Allo stesso tempo non riesce a stare bene con se stesso se non ha continue conferme dall’esterno. La personalità quindi con forti tratti di narcisismo non sta bene con se stesso, ma richiede sempre fuori da sé un appoggio. Il problema della personalità con tratti narcisisti significativi è che quando manca il plauso esterno o quando lo si contraddice la persona può iniziare a soffrire di sindromi ansioso depressive.
    • La personalità borderline, derivante da relazioni fortemente instabili, vive invece in una continua instabilità e insicurezza tanto da chiedere sempre aiuto all’altro, il quale però viene sempre vissuto in modo instabile. Il borderline farà di tutto per paura di perdere la persona vicina, anche attraverso gesti autolesivi.
  • Il giocatore d’azzardo patologico invece non controlla gli impulsi e soffre di dipendenza da oggetti e da sensazioni. La dipendenza infatti, che sia di sostanze o di sensazioni, mostra l’assenza di un limite e la ricerca continua all’esterno di una sicurezza, che dentro di sé non si trova.

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Dott. Matteo De Tomi

Il dott. De Tomi lavora a Legnago, Verona e Rovigo


Gioco d’azzardo patologico, dott. Matteo De Tomi

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Dott. De Tomi Psicologo e conferenziere

Punti fondamentali estratti dalla conferenza sul gioco d’azzardo patologico, tenuta dal dott. Matteo De Tomi il 3 giugno 2014 a Villa Bartolomea (VR)

Cos’è il gioco d’azzardo patologico, altrimenti detto ludopatia?

Si tratta di un disturbo legato alla dipendenza da gioco d’azzardo (slot machines, poker, roulette, gratta e vinci, sisal, …). A differenza di chi gioca saltuariamente (a chi non è mai capitato di acquistare un gratta e vinci?), chi è affetto da questa malattia  non riesce più a smettere di giocare, deve scommettere sempre più soldi per provare piacere e allo stesso tempo non ammette di avere un problema (è come se non se ne accorgesse).

Vizio o malattia?

È importante intendere il problema del gioco d’azzardo patologico non come un vizio bensì come una vera e propria malattia, che come tale va curata. Si sono infatti studiate le implicazioni a livello neurologico che confermano come il cervello di un giocatore assomigli a quello di un tossicodipendente.
Vari studi evidenziano come molte persone non cerchino aiuto anche perché temono il giudizio, è quindi importante che inizi a circolare l’idea dimostrata scientificamente che il gioco d’azzardo è una malattia.

Quali sono le cause del gioco d’azzardo patologico?

Le origini del problema sono complesse, e derivano da cause biologiche, psicologiche e sociali. Questi tre fattori concorrono al problema. Fattori biologici sono un difetto della corteccia prefrontale, che porta a disturbi del controllo degli impulsi e dei processi decisionali, inoltre il deficit del sistema dopaminergico fa sì che il giocatore debba giocare continuamente altrimenti arrivano crisi di astinenza (mal di testa, nausea, …).Circa le cause psicologiche: si tratta di persone che amano e ricercano il rischio per trarne piacere, inoltre sembrano ricercare il gioco per evitare problemi quotidiani. Il gioco d’azzardo allora diventa un “nascondiglio”, una scappatoia, una lampada di Aladino a cui chiedere la risoluzione di tutti i problemi.
Sono molteplici anche gli effetti, che colpiscono il giocatore stesso, i familiari e gli amici: un giocatore influisce negativamente su almeno dieci persone significative nella sua vita (Morrow, 1980).

Quali sono i fattori di rischio?

Eventi stressanti come la perdita del lavoro, del partner, di un’altra persona cara. Problemi di ansia, di tristezza o di poca autostima. Uso di sostanze stupefacenti o di alcool. Un altro elemento di rischio è il sentirsi soli e la povertà.

Come si capisce che una persona ha un problema di gioco d’azzardo?

Solitamente, le persone che interagiscono con una persona che sta iniziano a sviluppare una dipendenza da gioco notano la presenza di: menzogne, minor risorse finanziarie, modifica delle abitudini alimentari, cambiamento dell’umore (più instabile e aggressivo, cambiamento di amicizie e di frequentazioni, furti domestici.

Il giocatore è diagnosticato affetto dal gioco d’azzardo patologico se presenta almeno cinque dei sintomi che seguono:

1. È assorbito dal gioco, per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare modi per procurarsi denaro per giocare;
2. Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
3. Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo, ma senza successo;
4. È irrequieto e irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
5. Gioca d’azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
6. Dopo aver perso al gioco, spesso torna per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
7. Mente alla propria famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo
8. Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo
9. Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
10. Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco, “operazione di salvataggio”.

Cosa fare se un familiare o un amico ha un problema con il gioco?

Evitare assolutamente di far finta di niente, tanto meno sottovalutare il problema.
1) Informarsi e informare la persona del fatto che questo problema è una malattia che si può curare, specie se all’inizio.
2) Evitare di dare giudizi moralistici.
3) Spiegare alla persona cosa vedete in lei che vi fa pensare che ci sia un problema. Allo stesso tempo spiegargli che temete per lui.
4) Essere uniti (tra genitori, tra parenti, tra amici) nel non sottovalutare il problema
5) Fargli vedere siti/opuscoli/libri dove si spiega il problema.
6) Parlarne con il medico di base, uno psicologo, uno psichiatra.
7) Informarsi anche per i gruppi di auto aiuto! (Sono molto importanti sia per uscire dalla dipendenza sia per non ricadere nel problema)

Dott. Matteo De Tomi