Gioco d’azzardo patologico, dott. Matteo De Tomi

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Dott. De Tomi Psicologo e conferenziere

Punti fondamentali estratti dalla conferenza sul gioco d’azzardo patologico, tenuta dal dott. Matteo De Tomi il 3 giugno 2014 a Villa Bartolomea (VR)

Cos’è il gioco d’azzardo patologico, altrimenti detto ludopatia?

Si tratta di un disturbo legato alla dipendenza da gioco d’azzardo (slot machines, poker, roulette, gratta e vinci, sisal, …). A differenza di chi gioca saltuariamente (a chi non è mai capitato di acquistare un gratta e vinci?), chi è affetto da questa malattia  non riesce più a smettere di giocare, deve scommettere sempre più soldi per provare piacere e allo stesso tempo non ammette di avere un problema (è come se non se ne accorgesse).

Vizio o malattia?

È importante intendere il problema del gioco d’azzardo patologico non come un vizio bensì come una vera e propria malattia, che come tale va curata. Si sono infatti studiate le implicazioni a livello neurologico che confermano come il cervello di un giocatore assomigli a quello di un tossicodipendente.
Vari studi evidenziano come molte persone non cerchino aiuto anche perché temono il giudizio, è quindi importante che inizi a circolare l’idea dimostrata scientificamente che il gioco d’azzardo è una malattia.

Quali sono le cause del gioco d’azzardo patologico?

Le origini del problema sono complesse, e derivano da cause biologiche, psicologiche e sociali. Questi tre fattori concorrono al problema. Fattori biologici sono un difetto della corteccia prefrontale, che porta a disturbi del controllo degli impulsi e dei processi decisionali, inoltre il deficit del sistema dopaminergico fa sì che il giocatore debba giocare continuamente altrimenti arrivano crisi di astinenza (mal di testa, nausea, …).Circa le cause psicologiche: si tratta di persone che amano e ricercano il rischio per trarne piacere, inoltre sembrano ricercare il gioco per evitare problemi quotidiani. Il gioco d’azzardo allora diventa un “nascondiglio”, una scappatoia, una lampada di Aladino a cui chiedere la risoluzione di tutti i problemi.
Sono molteplici anche gli effetti, che colpiscono il giocatore stesso, i familiari e gli amici: un giocatore influisce negativamente su almeno dieci persone significative nella sua vita (Morrow, 1980).

Quali sono i fattori di rischio?

Eventi stressanti come la perdita del lavoro, del partner, di un’altra persona cara. Problemi di ansia, di tristezza o di poca autostima. Uso di sostanze stupefacenti o di alcool. Un altro elemento di rischio è il sentirsi soli e la povertà.

Come si capisce che una persona ha un problema di gioco d’azzardo?

Solitamente, le persone che interagiscono con una persona che sta iniziano a sviluppare una dipendenza da gioco notano la presenza di: menzogne, minor risorse finanziarie, modifica delle abitudini alimentari, cambiamento dell’umore (più instabile e aggressivo, cambiamento di amicizie e di frequentazioni, furti domestici.

Il giocatore è diagnosticato affetto dal gioco d’azzardo patologico se presenta almeno cinque dei sintomi che seguono:

1. È assorbito dal gioco, per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare modi per procurarsi denaro per giocare;
2. Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiungere lo stato di eccitazione desiderato;
3. Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo, ma senza successo;
4. È irrequieto e irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
5. Gioca d’azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione;
6. Dopo aver perso al gioco, spesso torna per giocare ancora, rincorrendo le proprie perdite;
7. Mente alla propria famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo
8. Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo
9. Ha messo a repentaglio o perso una relazione significativa, il lavoro, oppure opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d’azzardo;
10. Fa affidamento sugli altri per reperire denaro per alleviare la situazione economica difficile causata dal gioco, “operazione di salvataggio”.

Cosa fare se un familiare o un amico ha un problema con il gioco?

Evitare assolutamente di far finta di niente, tanto meno sottovalutare il problema.
1) Informarsi e informare la persona del fatto che questo problema è una malattia che si può curare, specie se all’inizio.
2) Evitare di dare giudizi moralistici.
3) Spiegare alla persona cosa vedete in lei che vi fa pensare che ci sia un problema. Allo stesso tempo spiegargli che temete per lui.
4) Essere uniti (tra genitori, tra parenti, tra amici) nel non sottovalutare il problema
5) Fargli vedere siti/opuscoli/libri dove si spiega il problema.
6) Parlarne con il medico di base, uno psicologo, uno psichiatra.
7) Informarsi anche per i gruppi di auto aiuto! (Sono molto importanti sia per uscire dalla dipendenza sia per non ricadere nel problema)

Dott. Matteo De Tomi

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